Non solo lenticchie
Preparati per le nottata!
Tra dolci, danze e riti, ogni Paese accoglie il nuovo anno in modo singolare. Ecco allora un carrellata di strane tradizioni europee ed extraeuropee.
Un anno nuovo ricco e fortunato
Chi desidera propiziarsi un anno nuovo ricco e fortunato, spezzando la routine, ma senza allontanarsi troppo dall’Italia, non ha che da scegliere tra le tante usanze dei Paesi europei per assicurarsi un Capodanno fortunato.
Nella vicina Spagna si attende il nuovo anno gustando delle sfogliatelle ricoperte di zucchero, i “buñuelos“. A mezzanotte, poi, ad ogni rintocco delle campane dell’orologio della Puerta del Sol di Madrid, si mangia un chicco d’uva: 12 in tutto, uno per ogni mese dell’anno. Ma, attenzione, solo chi riesce a mangiare i chicchi a tempo si garantisce un anno di prosperità! A mezzanotte, inoltre, dopo avere fatto tintinnare i bicchieri per tre volte, si passa al brindisi, accompagnato dalla formula propiziatoria “Arriba, abajo, al centro y pa’ dentro”; è anche usanza mettere un anello nella coppa del brindisi.
In Grecia , il giorno di capodanno, ogni persona che entra in casa spezza un melograno: quanti più chicchi rotolano sul pavimento, tanta più sarà la fortuna. In cucina è tradizione preparare una torta di pan dolce molto speciale, la “vassilopitta“, al cui interno si trovano delle monetine: la fortuna sarà di chi riuscirà a trovarle. Gli altri dolci tipici da gustare sono i biscotti ripieni di miele e i “kurabiedes“, frutta secca e dolcetti.
La Germania festeggia l’anno nuovo rigorosamente in maschera. Si brinda con la “Feuerzangenbowle“, la bevanda della fraternità a base di vino rosso speziato e rum, e mangiando frutta secca insieme a parenti e amici. Piuttosto caratteristico il rito della “colata di piombo”: si versa del piombo in un bicchiere d’acqua fredda, se il metallo assume la forma di una sfera, l’anno nuovo sarà fortunato.
L’Inghilterra propone una nottata frenetica da trascorrere fra giochi e gare, quelli tipici consistono nel pescare a mani nude frutta secca che galleggia su un liquore infiammato, oppure danzare dentro un cerchio di 13 candele, mantenendole tutte accese fino alla fine. A tavola, i protagonisti del cenone sono il tacchino ripieno di castagne e il “Christmas Pudding“, il tipico dolce inglese arricchito con monete d’argento.
In Russia il capodanno si festeggia due volte: il 31 dicembre e il 13 gennaio, rispettivamente secondo il calendario Gregoriano e quello Giuliano. Il 31 Dicembre si addobba l’albero, a mezzanotte si balla e si mangiano i dolci tipici, prugne secche farcite con nocciole e panna; per il brindisi si prediligono champagne e vodka ghiacciata. Un’usanza tipica consiste nell’aprire la porta di casa al dodicesimo rintocco, per far entrare l’anno nuovo.
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E dall’altra parte del mondo, come si festeggerà il Capodanno?
Chi desidera trascorrere un capodanno alternativo, può spostarsi in Asia e provare l’ebbrezza di un Capodanno al caldo in località dove le temperature di dicembre e gennaio si aggirano intorno ai 25°.
Una delle mete più ambite è la Thailandia, dove poter soggiornare nel Resort Phuket di Club Med situato nell’omonima isola e coniugare il comfort offerto dalla struttura con la bellezza dell’isola, vivendo l’emozione di partecipare al Beach Party. Durante la notte di capodanno si lanciano in cielo numerose lanterne di riso e di bambù, accogliendo così il nuovo anno.
In Giappone si usa festeggiare per tre giorni. Sull’uscio di tutte le case sono esposte graziose decorazioni di paglia, bambù e rami di pino con cui i giapponesi ringraziano gli dei per i buoni raccolti ed accolgono gli spiriti degli antenati. La notte di capodanno le famiglie bevono sakè e ascoltano i 108 colpi di gong con cui si annuncia l’arrivo dell’anno nuovo.
La tradizione del Capodanno vuole che ugualmente in Ecuador e Perù, gli abitanti costruiscano dei manichini di cartapesta da sistemare davanti alla propria casa e che la notte di capodanno, allo scoccare della mezzanotte, questi vengano bruciati per vie delle città; si racconta che questi manichini rappresentino esponenti politici, personaggi famosi o cartoni animati e che questo gesto di liberazione serva per lasciarsi alle spalle le disgrazie sofferte durante l’anno. Buona usanza di questi due Paesi sudamericani è anche quella di bruciare fotografie dell’anno appena trascorso.
In Brasile si cavalcano le prime sette onde dell’anno in onore della divinità che protegge il mare e i bambini. Inoltre, qualora vi capitasse di trascorrere un Capodanno in Brasile, ricordatevi di mettere in valigia vestiti bianchi oppure oro, perché le città brasiliane, durante la notte più lunga dell’anno, risplenderanno interamente di questi due colori del sole e della luce. Un’altra usanza caratteristica del Capodanno in sudamerica coinvolge tutti i capofamiglia, chiamati in causa per gettare alle spalle un bicchiere di vino, allontanando così la sfortuna dalla propria casa.
Durante il Capodanno in Messico invece, le persone potranno tentare di influenzare il destino per l’anno futuro, in relazione al colore degli abiti indossati; ad esempio, un abito bianco per attirare sensazioni positive, il giallo per augurarsi ricchezza e prosperità, mentre il verde per vivere un nuovo anno in salute. Inoltre, per tutto il giorno in tutte le città del Paese, si gettano nel fuoco mestoli di legno e pietre per lasciarsi il passato alle spalle.
Insomma, è proprio il caso di dirlo: “Paese che vai, Capodanno che trovi”!